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ADEGUATI ASSETTI ORGANIZZATIVI AMMINISTRATIVI
E CONTABILI

Blog di Roberto Pettinari

Valutare le proprie carenze organizzative, oggi, è una scelta obbligata dall’art. 2086 del Codice Civile che sancisce l’obbligo, per l’amministratore, di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dal Codice della Crisi (la nuova legge fallimentare) per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale.

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Per le imprese in difficoltà finanziarie che hanno perso la continuità aziendale, il legislatore, con il DL n. 14 del 2019, Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII), si è posto l’obiettivo di dare una seconda opportunità agli imprenditori sfortunati ma onesti, con l’utilizzo di procedure volte alla ristrutturazione precoce e liberazione dai debiti, prima che l’impresa in crisi versi in più gravi difficoltà.

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Lo strumento per realizzare adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili trova la più efficace rappresentazione nel Business Plan, un documento in cui è rappresentata in termini qualitativi e quantitativi l’idea imprenditoriale.

Il Business Plan consente di sintetizzare in un documento completo, rappresentativo e di efficace lettura le valutazioni previsionali, nell’ambito soprattutto, della pianificazione economica, finanziaria e strategica d’impresa, fruibile dall’amministratore così come da soggetti esterni all’azienda (banche e stakeholders in generale).

La determinazione dei flussi di cassa previsionali di breve termine (cash flow) è il primo strumento da implementare nel sistema amministrativo e contabile ed è una delle analisi più importanti nel processo di costruzione del Business Plan.

Il cash flow previsionale a 12 mesi consente di monitorare il realizzarsi della continuità aziendale, che si può definire come la previsione della capacità dei flussi di cassa in entrata di coprire le uscite dei prossimi 12 mesi.